COME SCRIVERE UN ROMANZO GRAZIE ALLA SCRITTURA CONSAPEVOLE
Il web pullula di ricette preconfezionate per scrivere un libro di successo che mirano soprattutto a vendere i loro servizi. Stesso comportamento si ritrova in quei manuali di scrittura che pretendono di insegnarti a scrivere un best-seller in un mese, facendo leva sull’ego smisurato di molti aspiranti scrittori, interessati più a vedere il proprio nome in copertina, il proprio libro in una vetrina, che a crescere come professionisti. In realtà la scrittura prima di essere una performance è un processo – mentale, emotivo, evolutivo – e posso affermare con la massima certezza che non si possono ottenere risultati importanti senza una determinata predisposizione psicologica, un rapporto privilegiato con la propria dimensione interiore: solo una persona matura può essere un autore maturo.
Per tale ragione, in oltre vent’anni d’esperienza, posso dire che solo due manuali mi hanno veramente insegnato a scrivere: Scrivere Zen di Natalie Goldberg, letto quando avevo appena vent’anni, e Scrittura creativa di Julia Mccutchen. Questi libri riprendono in parte gli stessi concetti e partono da una matrice, o forse da una consapevolezza comune: la scrittura parte dal nostro materiale interiore e la tecnica serve soltanto a dargli una forma. Quindi, prima ancora di imparare a gestire il punto di vista o le tempistiche narrative, occorre gestire la propria mente, creare un contatto profondo con se stessi.
In particolare, Julia Mc Cutchen è una mia collega, un’editor che per molti anni ha lavorato in una casa editrice specializzata in testi spirituali, autrice di numerosi libri, docente di scrittura creativa. Il suo concetto di scrittura consapevole è sempre stato parte di me: conoscevo certi principi a livello inconscio prima ancora di leggere il libro, e vederli nero su bianco mi ha aiutato a renderli ancora più chiari, a trasformarli in azione. Oggi riesco quindi ad applicarli in modo naturale, senza pensarci troppo, a toglierli dalla nebbia e portarli a un livello più pratico.
COME SCRIVERE UN ROMANZO – I SETTE PILASTRI DELLA SCRITTURA CONSAPEVOLE
La scrittura consapevole si basa su sette principi fondamentali:
– presenza: la capacità di rimanere concentrati, evitando distrazioni;
– allineamento: la consapevolezza del potere delle proprie parole;
– autenticità: la ricerca di uno stile individuale, che non teme il giudizio;
– equilibrio: la ricerca dell’armonia in tutto ciò che si scrive;
– semplicità: la capacità di esprimersi in modo chiaro e diretto, senza giri di parole;
– intuizione: la capacità di ascoltare la propria voce interiore;
– connessione: avere la chiave di accesso al luogo in cui nascono le idee.
Questi concetti possono sembrare astratti, privi di una reale utilità pratica, ma in realtà restituiscono alla scrittura la propria dignità creativa, all’autore la propria dignità psicologica; mettono la tecnica al servizio dell’autore, anziché il contrario; non creano illusioni effimeri ma spingono la persona a lavorare prima su se stessa, e poi sulla propria scrittura. Ne consegue quindi che, applicandoli, possiamo diventare non soltanto autori migliori, ma anche persone migliori, più evoluti. E, soprattutto, possiamo stabilizzare la nostra identità autoriale, e iniziare a ragionare sul lungo periodo.
Nel momento in cui, infatti, un individuo è perfettamente centrato nella propria individualità, la tecnica (che comunque va studiata, questo è indubbio) sarà applicata in modo del tutto naturale, perché farà parte di noi, e del nostro essere. Quindi, scrivere diventerà più semplice. Potremo scrivere più libri, e farlo in un tempo minore, con minore fatica. Perché è così che vive, e scrive, una persona consapevole.
Per citare Julia McCutchen:
Con la s. c., attiviamo le abilità esteriori della scrittura, per dar forma alle nostre idee e alle intuizioni ed esprimerle con un linguaggio che ci consenta di comunicare l’essenza intangibile in modo tangibile. (p.17)
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Per dirle in parole più semplici: le tecniche tradizionali sono importantissime, ma esse non devono soffocare il nostro io scrittorio, bensì rafforzarlo, affinché la nostra voce possa risuonare chiara e autorevole. La mente può sostenerci ed essere di supporto, ma solo se impediamo all’ego di distoglierci dal nostro scopo. E questo rappresenta il senso di quanto scritto prima: che con la scrittura consapevole la tecnica viene espressa in modo naturale, senza che ci domini. Questo approccio invita infatti a liberarci delle sovrastrutture che vogliono ricondurre il processo della scrittura a un semplice processo mentale, a un’operazione di marketing, quando in realtà:
[…] una delle abilità più importanti da sviluppare è la scrittura consapevole, ossia la capacità di prendere una decisione o di compiere una scelta con piena consapevolezza, invece di agire in base a quei riflessi condizionati che dominano il mondo contemporaneo. (p.16)
Quindi, dobbiamo mantenerci aperti a ogni possibilità, smettere di cercare conferme del nostro valore e andare avanti per la nostra strada, con dignità e con lo sguardo sempre rivolto verso l’alto, perché:
[..] La scrittura consapevole ci consente di scoprire la nostra vera voce e di scrivere ciò che siamo chiamati a esprimere. La nostra vera voce sorge naturalmente quando siamo connessi con il nostro vero io; quando lasciamo andare le paure; quando realizziamo il nostro vero scopo e ci impegniamo a vivere la nostra verità nel mondo, nella scrittura e in ogni ambito della vita. (p.19)
COME SCRIVERE UN ROMANZO – INCONTRI SULLA SCRITTURA CONSAPEVOLE
Sulla scia dei principi qui espressi ho deciso di organizzare una serie di incontri online dedicati alla scrittura consapevole. Il primo ciclo di incontri riguarda i sette pilastri della scrittura consapevole: sono stati proprio i partecipanti a scegliere l’argomento, dopo un primo incontro di carattere generale, dedicato invece alle norme editoriali di base, perché hanno compreso l’importanza di maturare un adeguato approccio psicologico nei confronti della scrittura.
Ciascun seminario funziona come stand-alone, quindi è autoconclusivo. Questo consente ai partecipanti di frequentare solo gli incontri che gli interessano senza prendersi impegni sul lungo termine. Chi non può partecipare in diretta, ha la possibilità di accedere alle registrazioni.
Considerando il successo che questi eventi stanno avendo, sicuramente proseguiranno fino alla primavera del 2025. Una volta esauriti i sette pilastri, si potrà passare a nuovi argomenti, sempre coerenti con il mio approccio, e sempre decisi in accordo con i partecipanti.
Io infatti, come editor, mi metto a disposizione, accompagno chi mi segue lungo un percorso che è lui stesso a scegliere senza mai imporre la mia visione.
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